Capire il comportamento dietro gli attacchi digitali, sostenere le vittime delle molestie online (casi in Turchia, Austria e Russia).
Un team di esperti dell’International Press Institute (IPI) ha monitorato e tracciato le molestie online nei confronti dei giornalisti in diverse nazioni europee, incluse Turchia, Austria e Ungheria, categorizzando tali attacchi e studiando il comportamento dietro di essi. Ecco il database IPI della violenza online contro i giornalisti.
Dopo aver studiato questi attacchi per più di un anno, l’analisi dell’IPI ha notato certi pattern. Le violenze online:
– sono uno strumento efficace per mettere sotto silenzio i giornalisti, dato che la paura genera auto-censura;
– sono specialmente violenti e dannosi quando diretti a giornaliste, dato che spesso contengono una componente sessuale;
– sono diventate un meccanismo ben oliato al servizio di alcuni governi per soffocare il giornalismo critico; gli argomenti più sensibili sono quelli legati al nazionalismo, alla politica e al terrorismo;
– sono più intense quando sono coinvolti tensioni e conflitti socio-politici, dato che la lotta per controllare la narrativa online è più acuta.
Il panel raccoglie esperti, ricercatori e giornalisti di tre nazioni: Turchia, Austria e Russia.
Lavorando con esperti di discipline diverse, IPI mira a sviluppare protocolli specifici per proteggere i giornalisti dalle molestie online.
Organizzato in collaborazione con l'International Press Institute.