Le piattaforme sono i grandi collettori delle nostre informazioni, ma anche la tecnologia che permette l’emersione di una rinnovata socialità di tipo reticolare. Sono indispensabili per realizzare quello che è stato definito come un “capitalismo della sorveglianza”, ma anche lo strumento principe per organizzare contestazioni e movimenti popolari. Come regoliamo le piattaforme, o come le immaginiamo, ha importanti ricadute anche a livello geopolitico e nella competizione globale tra gli Stati.
Organizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca Coordinato in Information Society Law dell’Università degli Studi di Milano.