A oltre un anno dall'invasione su larga scala dell'Ucraina, la risposta di Kyiv sul fronte della cyberguerra appare come uno degli elementi più rilevanti.
Secondo un report dell'Aspen Institute, l'assistenza da parte di altri è stata fondamentale per la resistenza messa in campo dal paese. In particolare, la Cyber Defense Assistance Collaborative (CDAC), un gruppo volontario di aziende e organizzazioni occidentali di cybersicurezza, ha fornito intelligence, tecnologia, formazione, consulenza e altri servizi alle istituzioni ucraine. La CDAC è stata fondata da un'organizzazione statunitense, la Civilian Research and Development Foundation (CRDF), che ha lavorato con l'Ucraina fin dal 2019 per aumentare la resilienza cyber del paese. Inoltre, la NATO ha approvato la richiesta di adesione dell'Ucraina al suo centro di eccellenza per la difesa cibernetica, mentre l'Unione europea ha fornito un ambiente di training in tempo reale per simulare attacchi e rafforzare le difese cyber militari di Kyiv.
Un altro ruolo importante è quello giocato dalle tecnologie sul campo, come ad esempio droni commerciali, software di controllo del campo di battaglia e Starlink, la rete satellitare di Space X. Quest’ultima ha per esempio permesso alle forze armate ucraine di comunicare e coordinare le attività senza dipendere dalle infrastrutture di comunicazione locali. I droni commerciali sono stati impiegati per la sorveglianza e l'acquisizione di informazioni sul campo di battaglia, mentre il software di controllo del campo di battaglia ha permesso di coordinare le attività delle forze terrestri e aeree in tempo reale.