Con Paola Bolaffio( direttrice Giornalisti nell’Erba), David De Angelis (Giornalisti nell’Erba) , Giovanni Mazzitelli ( Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Gianmaria Sannino (ricercatore ENEA) , Elisabetta Toia, (Google News Lab).
Prime 15.30 per l’undicesima edizione del Festival internazionale del Giornalismo che, tra gite scolastiche e appassionati di scienza, ha visto un’affollatissima Sala Perugino, presso l’Hotel Brufani per l’evento dedicato al trattamento dei dati scientifici all’interno del giornalismo. Tra spiegazioni tecniche sui principi della termodinamica e una breve storia riguardante la nascita del microprocessore, il fulcro dell’incontro è stato quello di capire, attraverso grafici, calcoli matematici e dati, qual e l’impatto che il comportamento dell’uomo sta avendo sul clima terreno.
Se è vero che, come spiega il ricercatore Sonnino, la temperatura terrestre che abbiamo percepito lo scorso anno è stata superiore soltanto a quella del 1880, non è difficile capire come questo preoccupante aumento è dovuto all’esorbitante livello di immissione di Co2 all’interno del continente, ovvero dei gas che modificano la composizione chimica dell’atmosfera.
E le previsioni per il futuro non sono certo migliori: in seguito al rischio sempre più imminente dello scioglimento dei ghiacciai dell’ Antartide, dell’Artico e della Groenlandia, si prevede che nei prossimi decenni ci sarà, in questi luoghi, un innalzamento della temperatura di almeno 11 gradi, che trasformerà la neve in pioggia. Ma evitare che tutto ciò accada e che il livello del mare non modifichi il territorio, è ancora possibile: basta ridurre l’inquinamento. Per farlo, però, è necessario fare qualcosa ma i relatori sono concordi nell’affermare che “uno scenario climatico è uno scenario economico” ed è per questo che in una situazione di crisi, come quella italiana, è difficile pensare di potersi permettere un’auto nuova, magari Euro 5. I grafici evidenziati al termine dell’incontro hanno infatti mostrato come la situazione climatica attuale è ancora peggiore di quella che si era immaginata. Questo a dimostrazione del fatto che i cittadini mondiali non stanno facendo assolutamente niente per cambiare, in meglio, il mondo in cui vivono.
Stilare dei dati è però fondamentale per analizzare il clima, e questo permette ai ricercatori e agli scienziati di costruire dei grafici che poi possono essere spiegati, in maniera chiara ed incisiva, alla popolazione attraverso i giornalisti scientifici. È appunto questo quello che fa Elisabetta Tola che, per arrivare alla percentuale finale consiglia l’utilizzo del “foglio dati di google” e di “Infogram”: programmi nuovi, interattivi, gratuiti e soprattutto online. Caratteristiche che permettono di accedervi da qualsiasi supporto e di essere subito condivisi nei vari siti web.
Per ulteriori informazioni o domande, i relatori saranno lieti di rispondere ai quesiti arrivati tramite: info@giornalistinellerba.org o attraverso il sito del giornale www.giornalistinellerba.it o sito istituzionale: www.giornalistinellerba.org .
Caterina Panfili