Garance Burke è una giornalista investigativa di Associated Press, dove guida una squadra che esamina l'impatto delle tecnologie di intelligenza artificiale sulle comunità. Il lavoro ha provocato indagini federali, dimissioni a livello ministeriale e audizioni al Congresso. Le sue inchieste sul trattamento riservato ai bambini migranti al confine tra Stati Uniti e Messico sono state finaliste per il Premio Pulitzer nel 2019 e il soggetto di una serie di documentari premiati agli Emmy. In precedenza per Associated Press è stata data editor.

Nel 2020 è stata John S. Knight Journalism-Human-Centered Artificial Intelligence Fellow all'Università di Stanford, dove ha svolto attività di ricerca sul ruolo degli algoritmi nei processi decisionali del governo. Sempre nel 2020 ha cofondato un progetto open source per sondare l'uso della sorveglianza digitale e degli strumenti predittivi durante la pandemia. Il progetto ha vinto il Premio Sunshine assegnato dalla Society of Professional Journalist. Tra gli altri premi vinti da Burke figurano il Robert F. Kennedy, il Sigma Delta Chi per il giornalismo d'inchiesta e l'Edward R. Murrow.

Ha iniziato la carriera al giornale messicano El Financiero, poi ha lavorato come inviata per il Washington Post a Città del Messico. Si è laureata alla Goldman School of Public Policy e alla Graduate School of Journalism della Università di Berkley, dove ha insegnato data journalism.

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