Paolo Garimberti

presidente RAI

Paolo Garimberti è nato a Levanto (La Spezia) il 2 febbraio 1943. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Genova, ha iniziato l'attività giornalistica durante il periodo universitario, collaborando al Corriere Mercantile. Nel 1969 è passato a La Stampa di Torino, dove ha lavorato fino al 1986 come inviato, corrispondente e, a partire dal 1979, caporedattore della redazione di Roma. In seguito è passato è la Repubblica, dove dal 1986 al 1993 è stato caporedattore del servizio politico nazionale, poi caporedattore ed editorialista del settore politica internazionale. Nel 1994 ritorna a lavorare per il quotidiano come editorialista, inviato speciale di politica internazionale. Dal settembre 1996 all’ottobre 2000 è stato direttore del magazine il venerdì di Repubblica. All'inizio del 2000 ha assunto anche la vicedirezione del quotidiano la Repubblica e la direzione di CNN Italia, sito internet di informazione collaborazione da CNN e la Repubblica, con redazioni a Roma e Atlanta, rimasto operativo per tre anni. Nell’aprile del 2004 lascia la vicedirezione operativa del quotidiano per diventare direttore delle relazioni e sviluppo internazionali del Gruppo Espresso. Per la televisione Garimberti è stato analista di politica internazionale per il Tg3 (1988 - 1993), commentando in diretta la trasformazione dell’Urss, il crollo dei regimi comunisti nell’Europa orientale, la guerra del Golfo e il golpe dell’agosto 1991 a Mosca. Nel 1999 è stato nominato direttore del Tg2, dove è rimasto per un anno. Da febbraio 2005 Garimberti ha condotto anche il talk show di Repubblica Radio Tv, una radio–televisione che va su internet e in alcune regioni d’Italia anche sul digitale terrestre. Si trattava di una trasmissione di approfondimento dei fatti di attualità con ospiti e interviste. È stato professore a contratto di Diritto costituzionale comparato alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Genova per l’anno accademico 1992 - 1993.

Ha pubblicato Il dissenso nell’Europa orientale prima e dopo Helsinki (Vallecchi, 1977); e I partiti comunisti nell’Europa meridionale, la Lega jugoslava (Mulino, 1979).

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