Storie di umanità tecnologicamente modificata

Questa mattina presso Palazzo Sorbello, alle ore 9.30, si è svolto l'incontro con il giornalista del Sole 24 Ore Luca De Biase ed Elena Lamberti, docente di letteratura anglo-americana all'Università di Bologna. Sì è parlato di "Storie di umanità tecnologicamente modificata", ovvero di cosa sono e come si costruiscono nicchie eco-culturali a cui costantemente ci adattiamo e grazie alle quali evolviamo. "Il concetto chiave delle nicchie eco-culturali - ha detto De Biase - non deve essere confuso con il darwinismo sociale del tutti contro tutti". Con l'aiuto della professoressa Lamberti, il giornalista del Sole 24 Ore ha spiegato come la tecnologia riesca ad influenzare il nostro vivere quotidiano. "La tecnologia non è altro dall'umano, ma parte dell'espressione dell'umano - ha spiegato De Biase - e le parole chiave sono quindi ecosistema ed ecologia". Sì è parlato anche dell'ultimo libro di De Biase, "Come saremo" (edito da Codice Edizioni, 2016), scritto insieme a Telmo Pievani. "Pensavo che Luca avesse scritto un libro di fantascienza - ha detto la professoressa Lamberti - in realtà è molto altro, è un libro anti fake news". Lamberti ha focalizzato l'attenzione sull'ecologia dei media, argomento centrale nel libro, e di come quest'ultima non sia una semplice disciplina ma un processo innovativo che pone domande alla vecchie discipline. Sì è parlato dell'errore comune che commettiamo quando pensiamo ad una "tecnologia neutrale". "Il concetto di tecnologia neutrale - ha detto Lamberti - è una fake news". De Biase ha chiarito il concetto di ideologia nei media, in particolare di ideologia "tecno-tecnica":  ovvero l'idea che ogni versione successiva è sempre migliore di quella precedente. "L'approccio ecologico è tutta un'altra cosa - ha concluso De Biase - perché prevede un'evoluzione che non è lotta per la sopravvivenza, ma simbiosi e collaborazione. L'evoluzione è l'esportazione del possibile".

Nicola Brandini