Marina Santos presenta casi di successo e strumenti di lavoro
Oggi, all'Hotel Sangallo, alle ore 17.30, Mariana Santos ha tenuto il workshop “Storytelling interattivo”.
Mariana Santos è visual storyteller e ha lavorato anche nel team per i contenuti interattivi del Guardian. Fondamentale è stato il suo contributo per quanto riguarda le animazioni grafiche a supporto delle inchieste di data journalism. Inoltre, è la creatrice di Chisas Poderosas, un movimento che coinvolge le donne nelle redazioni tecnologiche.
Santos – Knight international journalism: “Negli ultimi tre anni al Guardian ho collaborato con designer e giornalisti estremamente competenti. La vera sfida del visual storytelling è che se tutti sono in possesso degli stessi dati, la strategia vincente è quella che li comunica nel modo migliore. Non tutte le news sono fatte per essere multidisciplinari ma il Guardian ha sempre cercato di investire in questo ambito. I concetti attorno al quale ruota il visual storytelling sono i dati, la tecnologia, il design e la narrazione. A tal riguardo, vorrei farvi due esempi pratici. Il primo riguarda il progetto 'Government budget cuts' : i tagli del governo inglese erano tanti e abbiamo pensato di andare oltre i pdf da scaricare. Il principale ruolo del giornalismo, infatti, deve essere quello di divulgare i dati anche a chi li comprende poco. Perciò, abbiamo deciso di dividere i contenuti in categorie e sottocategorie da far esplodere grazie ad una grafica accattivante. Tutto ciò che riguarda la visualizzazione dei dati è una via praticabile per coinvolgere gli utenti nella storia ed essere quanto più vicini all'audience. Il secondo esempio, invece, riguarda l'ambito del 'civic journalism' e degli 'English riots' di tre anni fa. Circolavano molti tweet e molte notizie erano false: per questo motivo, abbiamo deciso di controllare la veridicità dei fatti e mappare i contenuti veri creati dagli stessi cittadini. Più di tutto, però, volevamo approfondire il 'sentiment' che si celava dietro ogni tweet. Essere giornalisti vuol dire raccontare storie e per farlo, un'ottima strategia è quella di interagire con i designer. Pensare con le immagini è quindi fondamentale. I testi sono utili per approfondire le tematiche ma il primo contatto dell'utente è sempre visivo. Per molti giornalisti questo è difficile perché pensano con le parole ma farlo con le immagini, in realtà, può diventare un'arma molto potente. Non penso che il giornalismo stia morendo, anzi: i nuovi canali di comunicazione lo rendono più forte che mai”.
Annalisa D'Ambrosio
@anna_dambro5