Strumenti mobile per il giornalista multimediale

Hotel la Rosetta, ore 17.00

Ė possibile fare giornalismo grazie agli strumenti mobile, in particolare smartphone e tablet. Lo ha spiegato in dettaglio Rosa Maria Di Natale, introdotta da Mario Tedeschini Lalli, durante il workshop ‘Strumenti mobile per il giornalismo multimediale’, organizzato in collaborazione con Online News Association (ONA), all’interno del Festival Internazionale del Giornalismo, il 26 aprile c/o La Rosetta.
Cosa cambia rispetto al giornalismo tradizionale?
Cronisti, freelance, collaboratori, giornalisti che fanno reporting per diversi media (radio, blog, web, stampa) possono avvalersi di strumenti mobile.
“Lo smartphone diventa il migliore amico del giornalista” sostiene Rosa Maria citando Stephen Quinn: “Pensate al cellulare come ad un piccolo coltello svizzero; nella giungla dei media, per difenderti, meglio avere uno strumento del genere piuttosto che niente”.
Definisce il mobile journalist ‘One man band’, ossia uno che suona da solo ma può fare una grande sinfonia grazie ai supporti mobile.
Molti sono infatti i vantaggi del mobile journalism: multimedialità, compattezza, tools gratuiti (o comunque molto accessibili), discrezione, portabilità (uno smartphone si mette in tasca), zero scrivania, leggerezza (peso medio di 140 gr. circa), accessori poco ingombranti.
Per lavorare con gli strumenti mobile è necessario scegliere uno smartphone che abbia foto e videocamera di buona qualità e scaricare applicazioni per editing di video e foto.
Ciò che non deve mai mancare è un’ottima connessione per la trasmissione dei file.
Tra le applicazioni (la maggiorparte gratuite, qualcuna a pagamento) per giornalisti multimediali in mobilità: Evernote, che permette di lavorare con testo, immagini e audio sincronizzati, oltre a condividere mail e social media, di registrare l’audio su Skype e di sincronizzare video conferenze.
Per avere un archivio sempre a disposizione c’è Dropbox, è una sorta di scatola magica in cui scaricare quello che serve ed averlo sempre a disposizione.
Per chi lavora a più mani c’è Google drive, che mostra in tempo reale cosa un collaboratore modifica su un testo a cui si sta lavorando insieme.
Google+, utile per video conferenze, riunioni, videoritrovi, permette anche di inquadrare e condividere lo schermo del tablet o del computer.
JotNot, uno scanner a portata di mano, per fotocopiare e/o scansionare documenti.
Dragon, per testi sotto dettatura, permette di registrare l’intervista e di avere il testo scritto in tempo reale.
Infine Foursquare, che consente di capire tramite la geolocalizzazione e i check-in chi è legato ad uno specifico business.
Per il video ed il foto editing la Di Natale ha consigliato Qik (registrazione, postproduzione, sharing e video chat), iMovie (Apple) e VidTrim Pro Video Editor (Android) per taglio dei fotogrammi, esportazione veloce, dissolvenze e basi musicali (libere da copyright).
Ancora per le foto Camera+ e Adobe Photoshop Express, Camera zoom Fx e Fx photo studio.
L’applicazione per creare foto panoramiche consigliata è PhotoSynth.
Alla fine dell’incontro Rosa Maria Di Natale ha suggerito anche accessori utili per lavorare meglio e con maggiore stabilità, come Monopiede Manfrotto, gorillapod, microfoni, batterie esterne e/o a ricarica solare.
“Inutile dire”, chiude la relatrice, “che chi fa questo lavoro deve tenersi sempre aggiornato seguendo community e blog”.

Danila Paradiso