Workshop Alberto De Giglio
h.17:30 – Sala Priori, Hotel Brufani.
Alberto De Giglio ha aperto con due tipi d’incipit il workshop dedicato al video editing virale per la politica. Primo accompagnato da una musica cupa e funebre, l’altro decisamente più allegro, accompagnato dai Queen. Ha subito ha catturato l’attenzione del pubblico con questo ingresso, anticipando nodi essenziali della sua presentazione.
L’obiettivo della conferenza, un vero e proprio viaggio all’interno del contenuto audiovisivo oggi, è stato quello di mostrare come è possibile trasferire i contenuti audiovisivi, tipici del linguaggio televisivo, in politica. «C’è bisogno di fare della politica uno strumento d’intrattenimento» ha spiegato De Giglio durante la sua presentazione. I primi venti secondi, il ritmo e la colonna sonora sono decisivi per catturare l’attenzione degli spettatori. La presentazione ha poi evidenziato quanto i gusti televisivi influenzino l’approccio ad altre tematiche, in particolare quelle della politica.
Satira, denuncia e riferimenti sessuali sono i tre elementi chiave su cui fare leva per essere incisivi. Queste tre caratteristiche sono anche quelle che hanno fatto la fortuna di Striscia la Notizia, programma con cui De Giglio ha collaborato come autore.
Tutto questo è servito a De Giglio per mostrare come i generi più apprezzati in tv influenzino i contenuti web. Sebbene sia oggi possibile parlare di una “social TV”, che vede il 38% degli utenti televisivi fruire dei contenuti web mentre guarda la tv e il 70% utilizzare internet durante i tempi morti della televisione, è però essenziale che il target dei contenuti televisivi non sia confuso con quello di internet. Portare un contenuto web in tv potrebbe, come è accaduto in passato, far percepire agli spettatori il programma come falso. È necessario che ci sia un interscambio fra i contenuti volto a potenziare gli ascolti.
Portando il discorso alla comunicazione video in politica, bisogna quindi prestare attenzione a tre elementi: il contenuto, la forma e i mezzi. Tematiche e protagonisti possono essere tanto accattivanti quanto noiosi, ed è quindi lavorare sulla forma per poter rendere il messaggio quanto più attraente possibile. «In ogni inquadratura, con armi subdole, si può dire tutto e il contrario di tutto» ha concluso De Giglio per evidenziare proprio l’importanza dei mezzi di comunicazione.
20 secondi gioca con un approccio mentale diverso, sul ritmo e sulla colonna sonora.
Federica Papapietro