Julie Angwin (cofondatrice e direttrice The Markup), Suelette Dreyfus (Università di Melbourne), Frederik Posetti (Süddeutsche Zeitung), Julie Posetti (senior research fellow RISJ) e Gerard Ryle (direttore ICIJ) ci parlano della recente pubblicazione de “THE PERUGIA PRINCIPLES”, linee guida sviluppate da un gruppo internazionale di giornalisti investigativi e accademici, pensate proprio attorno ad un tavolo di lavoro organizzato dall’autrice principale, Julie Posetti, durante l’edizione 2018 del Festival del Giornalismo qui a Perugia. Questi principi, definitivamente 12 e precedentemente 21, tradotti in moltissime lingue, sono fondamentali per la tutela dei cosiddetti whistleblowers, le fonti confidenziali, finora tante volte non tutelati e lasciati “soli” davanti alle conseguenze delle loro rivelazioni, e talvolta neanche informati proprio a proposito dei rischi che potevano incorrere. I principi servono appunto a tutelare queste figure, innanzitutto fornendo fin da subito le informazioni chiare sulle conseguenze a cui potranno incorrere, mettendo in sicurezza i mezzi di comunicazione utilizzati. Si è infatti sottolineata l’importanza delle comunicazioni crittografate attraverso software anche online, anche e sopratutto per il “first contact”, quel primo contatto tra fonte e giornalista che può “bruciare” fin da subito l’anonimato del whistleblower. Non meno importante è inoltre da considerare la rilevanza pubblica che le informazioni ricevute possono avere, sopratutto se rischiano di essere uno “specchietto per allodole” in relazione ad altre notizie. Il manuale dei principi è gratuito e questi sono facilmente reperibili anche online al link https://blueprintforfreespeech.net/wp-content/uploads/2019/01/Blueprint_Perugia_Principles.pdf.
Benedetta Baldelli - volontaria press office IJF19