Trackography: lo stillicidio informativo in chiave geopolitica

Alle ore 15 presso la Sala Priori dell'Hotel Brufani si è tenuta la presentazione di Claudio Agosti, il co-fondatore del Centro Hermes, sulla trackography come stillicidio informativo in chiave geopolitica.
Ha presentato il progetto che è parte di un programma di divulgazione per il tracciamento on line.
Al centro della discussione c'è stata la cosiddetta terza parte, che si forma quando il browser colleziona dati per poi dirottarli alle aziende che li raccolgono. Raccolta finalizzata alla statistica, per creare banner statici e consequenziali utenti profilati.
Il modello di business online, invero, consiste proprio nel far apparire in modo innocente dei banner nella schermata dell'utente, mentre sta navigando per scopi personali e diversi.
Questo è il risultato del massivo tracciamento degli utenti su internet ai fini della loro sorveglianza tesa alla creazione di una mappatura di gusti, tendenze eccetera.
A oggi, il processo descritto costituisce il canale preferenziale delle aziende per carpire le esigenze dei vari stakeholders, per manipolare il mercato e ricavarne maggior profitto.
Un caso particolare - ha ricordato - è l'intercettazione di Angry Birds, il gioco più scaricato al mondo. Episodio collegato al fatto che intercettando questa applicazione si riusciva in modo velatamente invasivo a controllare le varie comunità, da quelle locali a quelle aziendali. Quindi, dalla micro alla macro realtà.
Negli anni si sono diffuse tecnologie che bloccano le terze parti, come il programma Disconnect che riesce ad applicare filtri, ma se si possono riconoscere dei benefici nel contempo risulta molto frustrante, perché impedisce di ottenere alcuni contenuti provenienti da determinati siti.
I cookie si innestano in questo discorso come una sorta di consenso simulato, fermo restando le analisi effettuate su larga scala e il processo che si subisce.
Tutti questi dati che sembrano apparentemente anonimi stanno creando uno stillicidio di informazioni verso nazioni estere, determinando una nuova relazione geopolitica tra le nazioni e le società.
Il discorso tecnico è ad appannaggio di quello normativo, la riflessione nasce dai relativi e importanti vuoti che lasciano senza tutele gli utenti sul web, i quali non hanno alcun tipo di schermo protettivo per non esser individuati, violando addirittura dati che potrebbero essere sensibili.
Necessario risulta, quindi, un intervento del legislatore in tal senso, sia a livello italiano che comunitario, per ovviare alla palese violazione della privacy.

Maria Rosaria Cardenuto