Hotel Brufani, Sala Raffaello, ore 19:30
Carlo Freccero (direttore Rai 4)
Francesco Specchia (Libero)
“Carlo Freccero è il Mr. Wolf di Pulp Fiction della televisione italiana, lo chiamano e lui risolve i problemi”. Con questa introduzione, Francesco Specchia (Libero) ha presentato lo tsunami che il guru ligure della tv ha scatenato nella sala Raffaello dell'Hotel Brufani. Freccero ha ripercorso la sua storia personale parallelamente all'evoluzione della tv italiana, dalla collaborazione nata con Silvio Berlusconi nel 1979, ai giorni nostri, passando per le tappe fondamentali della tv commerciale fino al divorzio con il Cavaliere (“intento a trasformare la tv commerciale in organo politico”) nel 1992. “Oggi la televisione deve fare i conti con la Rete – ha spiegato Freccero -. Una cosa come l'editto bulgaro del 2001, non potrebbe mai passare adesso perché la diffusione di internet dal 2001 ad oggi ha rivoluzionato il mondo della comunicazione ad ogni livello”. Il direttore di Rai 4, si è soffermato ancora sulla politica facendo una panoramica delle ultime elezioni politiche. “Berlusconi come al solito ha occupato ogni spazio televisivo cercando di recuperare audience – ha esaminato -. Grillo invece ha puntato tutto sul blog con obiettivi concreti anti-casta e usando spesso l'elemento del complotto. Bersani invece non crede e non ha creduto nella comunicazione, e ha pagato per questo”.
Lo tsunami di Freccero ha infine ricevuto la benedizione della deus ex machina del Festival, Arianna Ciccone: “Carlo è l'unico che conosce ancora un po' di televisione e per questo dovrebbe essere nominato subito presidente della Rai”.
Matteo Agnoletto