Torna il Festival Internazionale del Giornalismo con una XVII edizione che ad aprile renderà Perugia capitale globale dell’informazione. Giornalismo, attivismo, mondo accademico, nuove frontiere della tecnologia e del digitale: tutte le strade portano a Perugia, per una comunità sempre più allargata e interconnessa, unita dal bisogno di capire il presente per incamminarsi verso il futuro.
Da mercoledì 19 a domenica 23 aprile, il centro storico vedrà più di 500 speaker provenienti da tutto il mondo, pronti ad alternarsi ai microfoni dei quasi 200 eventi in programma. Un’edizione più internazionale che mai, grazie soprattutto alle numerosissime e importanti proposte arrivate durante la fase organizzativa dell’evento, a sottolineare la fiducia e la stima consolidate nei confronti del Festival.
Come ogni anno gli eventi saranno a ingresso libero. Tutti gli incontri saranno in diretta streaming e on demand sulla piattaforme media.journalismfestival.com e sul canale YouTube del Festival. Sarà possibile seguire le dirette anche dalle pagine dei singoli speaker che partecipano all'evento, o alla pagina del programma dedicata a quest'ultimo.
Il programma, aggiornato in tempo reale, è navigabile per categorie, o in base ai giorni, alle location e alle lingue degli eventi (in italiano o inglese). Gli eventi che interessano possono inoltre essere salvati sul calendario del proprio computer o cellulare. Tra le categorie presenti quest'anno, una novità riguarda l'Ucraina: a più di un anno dall'invasione criminale voluta dal regime di Putin, abbiamo dedicato una categoria specifica a questo paese e alla sua resistenza.
Un'altra importante novità di questa edizione riguarda la traduzione in simultanea degli eventi. Per la prima volta in tutte le sale sarà previsto un servizio di traduzione automatica in tempo reale degli incontri basata sull'intelligenza artificiale (AI-generated real-time translation). Si tratta di W-AIspeech, un prodotto realizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo in collaborazione con WILDOO.AI.
Tutto quello che serve è un cellulare, e delle cuffie. Collegandosi all’hotspot presente in sala (translation#ijf23) con il cellulare, si avrà accesso a una pagina web dove la traduzione degli interventi degli speaker sarà presente in formato testuale e audio (si potrà scegliere dunque di seguire la traduzione in formato testo o audio). Le traduzioni disponibili sono dall’italiano all’inglese e dall’inglese all’italiano.
Ukraine
Raccontare Mariupol - L'impressionante collezione di immagini che sono arrivate a definire la più grande guerra in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale parlano da sole. I tre giornalisti che vi hanno lavorato - gli unici giornalisti internazionali all'interno di Mariupol assediata - hanno fornito l'unica finestra al mondo su ciò che stava accadendo sul campo. Con grande rischio personale hanno raccontato la storia di una città disperata e tagliata fuori dal mondo esterno e, dopo tre settimane, sono riusciti a fuggire sotto i continui bombardamenti. I tre giornalisti che hanno fornito al mondo questa fondamentale documentazione, Mstyslav Chernov, Evgeniy Maloletka e Vasilisa Stepanenko, saranno a Perugia in conversazione con Barbara Serra.
Kyiv Independent: il successo senza precedenti di una startup giornalistica nell’Ucraina in piena guerra - Il Kyiv Independent è stato fondato nel novembre 2021 da un gruppo di giornalisti licenziati da un oligarca locale per aver difeso l'indipendenza della testata per cui lavoravano. Quando la Russia ha invaso l'Ucraina a febbraio, Kyiv Independent era una giovane startup con pochissime risorse. Eppure, in pochi giorni, è diventato la voce dell'Ucraina nel mondo. Ha raccolto più fondi tramite piattaforme di crowdfunding di qualsiasi altro media ucraino e continua a far crescere il numero di membri paganti. Cosa c'è alla base della sua ascesa?
La testata sarà protagonista anche dell'evento L’Inchiesta del Kyiv Independent sulla corruzione nelle forze armate ucraine - con Anna Myroniuk, head of investigation del Kyiv Independent.
Nel 2022, il Kyiv Independent è diventato l'unico media ucraino a pubblicare storie investigative su presunti comportamenti scorretti e corruzione nell'esercito ucraino. Un argomento tabù per i giornalisti del paese, che spesso scelgono di autocensurarsi per non danneggiare l'esercito o il governo, che stanno combattendo una guerra per la sopravvivenza contro l'invasione russa. Il Kyiv Independent ha pubblicato due inchieste sulla presunta cattiva condotta della Legione Internazionale, un'unità speciale dell'esercito ucraino creata per gli stranieri che si sono offerti di combattere per l'Ucraina. Tra le accuse c'è l'argomento più tabù di tutti: la scomparsa di armi donate dall'Occidente, presumibilmente sottratte dal comando corrotto.
Giornalisti in esilio
Creare una redazione sostenibile in esilio: successi e sfide dei media indipendenti russi - con Kirill Artemenko (cofondatore e CEO Paperpaper)
Taisia Bekbulatova (fondatrice e direttrice Holod), Jakub Parusinski (cofondatore e direttore The Fix) e Penelope Winterhager (direttrice JX Fund)
Uno degli effetti dell'invasione dell'Ucraina è stata naturalmente l'ulteriore stretta repressiva sulla libertà di espressione in Russia. Il 2022 ha visto un esodo di massa di giornalisti e testata all'estero, e così il giornalismo indipendente russo, faticosamente costruito negli ultimi decenni, ha rischiato di essere spazzato via. Nonostante le enormi difficoltà, molti media hanno trovato il modo di adattarsi, sviluppando nuovi modelli di business, nuovi modi di raccontare le storie e soluzioni tecnologiche per mantenere i legami con il pubblico nonostante la censura.
Media in esilio: un fenomeno in crescita - con Sudeshna Chanda (Zamaneh Media), Ole Chavannes (Democratic Voice of Burma), Matt Kasper (Vereinigung für die Demokratie), Ivan Kolpakov (cofondatore e vicedirettore Meduza) Cinthia Membreno (audience loyalty manager CONFIDENCIAL).
Quali sono le sfide che devono affrontare i media in esilio? In che modo le piattaforme digitali influiscono sulla loro capacità di sopravvivere e di affrontare gli attacchi dell'autoritarismo? L'esperienza di un media in esilio dal Nicaragua può essere rilevante per un media in esilio dalla Russia e viceversa? In che modo unirsi come comunità può favorire la causa della libertà di stampa e dell'accesso ai media indipendenti a livello globale? I fondatori di NEMO (Network of Exiled Media Outlets) parlano delle loro esperienze, dei problemi e delle soluzioni, dell'importanza dei media in esilio nel panorama delle notizie dei regimi autoritari e di cosa li ha spinti a fondare una rete.
Protezione legale
La repressione della libertà d’informazione a Hong Kong: il caso di Jimmy Lai e del quotidiano Apple Daily - con Caoilfhionn Gallagher (avvocata Doughty Street Chambers), Helena Kennedy (direttrice Human Rights Institute International Bar Association), Sebastien Lai (figlio di Jimmy Lai)
Jason Rezaian (The Washington Post).
Al Festival parleremo di Jimmy Lai, il magnate dei media attualmente in carcere e della campagna di sensibilizzazione guidata dal figlio per chiederne il rilascio. Da sempre sostenitore della democrazia, nel 2020 Lai è stato arrestato con l'accusa di aver violato la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina. Introdotta nel giugno 2020, la legge è stata utilizzata dal governo cinese per reprimere i dissidenti e limitare la libertà di espressione a Hong Kong. Il processo di Lai è stato ampiamente criticato da organizzazioni per i diritti umani e vari governi, che hanno denunciato la mancanza di garanzie processuali.
Storie di giornalisti investigativi indipendenti sotto attacco - con Patricia Campos Mello (editorialista Folha de Sao Paulo), Ronan Farrow (The New Yorker) Rachel Grady (Loki Films), Joel Simon (founding director Journalism Protection Initiative), Antonio Zappulla (CEO Thomson Reuters Foundation).
Endangered è un nuovo documentario sulle minacce alla libertà di stampa prodotto dal premio Pulitzer Ronan Farrow e diretto dalle candidate all'Oscar e vincitrici del Peabody Rachel Grady e Heidi Ewing. Con protagonista la giornalista investigativa Patricia Campos Mello, il film racconta un anno di vita di quattro giornalisti che vivono e lavorano in paesi in cui la libertà di stampa era un tempo considerata "scontata", ma che ora viene perseguita con grande rischio per la loro stessa sicurezza personale. Attraverso alcuni spezzoni del documentario e agli speaker, esploreremo le esperienze che i giornalisti coraggiosi affrontano nel riportare la verità e mantenere il pubblico informato.
Quando la legge diventa un'arma contro il giornalismo - con Matthew Caruana Galizia (cofondatore Daphne Caruana Galizia Foundation), Caoilfhionn Gallagher (avvocata Doughty Street Chambers), Jodie Ginsberg (presidente Committee to Protect Journalists), Jonathan Price (barrister Doughty Street Chambers), Maria Ressa (Premio Nobel per la Pace 2021, CEO e direttrice Rappler, via video).
Libertà dei media sotto attacco in Europa: cosa sta facendo l’Unione europea contro le azioni legali vessatorie? - con Sarah Clarke (direttrice ARTICLE 19 Europa), Bojana Jovanovic (vice direttrice Crime and Corruption Reporting Network), (Sielke Kelner), Media Freedom Rapid Response) Roberto Saviano (scrittore e giornalista).
Media sotto attacco
Press Freedom Hero 2022, Carlos Dada: storia di una voce libera - Da fondatore e direttore del pionieristico sito di notizie online El Faro, in El Salvador, Dada ha affrontato incredibili pressioni da parte del governo e delle organizzazioni criminali. È stato inoltre tra i bersagli più importanti del famigerato programma di sorveglianza Pegasus. A Perugia Carlos Dada offrirà importanti spunti di riflessione sulla libertà di stampa e sull'innovazione dei media in El Salvador e in tutta l'America centrale, conversando con Scott Griffen, vicedirettore dell'International Press Institute.
Combattere la disinformazione di genere: le giornaliste che si oppongono a dittatori, influenze straniere occulte e network complottisti - con Carole Cadwalladr (The Observer), Julie Posetti (global director of research ICFJ)
Maria Ressa (Premio Nobel per la Pace 2021, CEO e direttrice Rappler, via video), Marianna Spring (BBC).
Come devono rispondere i giornalisti all’ascesa di populisti e autocrati? - Beata Balogova (editor-in-chief SME), Ritu Kapur (cofondatrice e CEO), Quintillion Media (Andras Petho cofondatore Direkt36), Natalia Viana (cofondatrice e direttrice Agência Pública).
Whistleblower
Uscire o non uscire allo scoperto? Il dilemma del whistleblower - Anika Collier Navaroli, whistleblower di Twitter, Mark MacGann, whistleblower di Uber, e Antoine Deltour, whistleblower di LuxLeaks, parleranno del loro percorso personale che li ha portati a uscire pubblicamente allo scoperto e a collaborare con i giornalisti. Insieme a loro ci saranno anche Delphine Halgand-Mishra (direttrice The Signals Network) e Frederik Obermaier (giornalista investigativo e scrittore).
Disinformazione
Dal Brasile all’Europa, l’estrema destra alla conquista del mondo - con Jamil Chade (giornalista e scrittore), Andrea Dip (special reporter Agência Pública), Luke O’Brien (research fellow Shorenstein Center), Natalia Viana (cofondatrice e direttrice Agência Pública).
La disinformazione in campo scientifico e le sfide per il giornalismo - con Kat Eschner (affordability reporter TVO), Corey Powell (cofondatore OpenMind magazine), Ben Rein (Stanford University), Seema Yasmin (direttrice Stanford Health Communication Initiative).
Intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale potrebbe dare ai giganti della tecnologia un maggiore controllo sulle notizie? - con Charlie Beckett (direttore Polis London School of Economics), Emily Bell (direttrice Tow Center for Digital Journalism), Nicholas Diakopoulos (direttore Computational Journalism Lab Northwestern Univ), Uli Koppen (head of AI & automation lab Bayerischer Rundfunk), Felix Simon (Oxford Internet Institute).
Finora il potere delle piattaforme sui media tradizionali e i gruppi editoriali è derivato principalmente dal controllo del mercato pubblicitario online e dei canali di distribuzione. Esercitano anche un potere soft finanziando progetti giornalistici e di ricerca, e sono spesso coinvolte in attività di lobbying. L'intelligenza artificiale, tuttavia, aggiunge potenzialmente un nuovo fronte di controllo. Fornendo infrastrutture, servizi e strumenti importanti per tutti gli aspetti delle operazioni delle organizzazioni giornalistiche, può inserirsi ancora più profondamente nella produzione e distribuzione delle notizie. Ma quali effetti avrà tutto ciò sull'industria dell'informazione?
ChatGPT in redazione: è ora di fare sul serio - con David Caswell (executive product manager BBC News), Jessica Davis (senior director data initiatives & news automation USA TODAY), Uli Koppen (head of AI & automation lab Bayerischer Rundfunk), Gary Rogers (senior newsroom strategy consultant Fathm).
Incontro con
Lo sguardo oltre il confine, intervista a Francesca Mannocchi -
Francesca Mannocchi, tra le più importanti giornaliste italiane, parlerà dell’esperienza come corrispondente di guerra e giornalista, e condividerà le sue riflessioni sulla situazione attuale in alcune delle zone di conflitto in cui ha lavorato. Dallo sguardo “oltre confine” al racconto giornalistico, un viaggio fatto di luoghi, culture e tradizioni antiche, ma soprattutto di persone, adulti e ragazzi, vite vere di superstiti e combattenti chiamati a difendere la propria casa, i propri diritti, il proprio futuro.
Turchia al bivio tra il "Sultanato" di Erdogan e la democrazia - con Marco Ansaldo (consigliere scientifico Limes) e Yavuz Baydar (direttore Free Turkish Press).
In occasione del centenario come repubblica, la Turchia va incontro a maggio alle elezioni più critiche di sempre, viste come un "referendum esistenziale" tra democrazia e regime totalitario. Come ha fatto il governo Erdoğan a demolire la libertà e l'indipendenza dei media turchi?
Yemen: la guerra dimenticata che nessuno vuole raccontare - con Laura Silvia Battaglia al-Jalal (Frontline Freelance Register) e Afrah Nasser (giornalista e attivista per i diritti umani).
Chi ha protetto Matteo Messina Denaro? La mafia di ieri e di oggi - con Lirio Abbate (La Repubblica) e Maurizio De Lucia (Procuratore della Repubblica Palermo).
L’arresto di Matteo Messina Denaro è stata tra le notizie più importanti all’inizio del 2023. Considerato uno dei latitanti più pericolosi al mondo, il boss mafioso sfuggiva alla giustizia da trent’anni. Chi ha protetto in tutto questo tempo “l’ultimo dei Corleonesi”? Il suo arresto può portare a rivelazioni sugli intrecci tra politica e mafia, e sulle indagini riguardanti le stragi mafiose? Si è trattato di un arresto o di una resa?
La crisi del mondo - Paolo Giordano (scrittore) e Giorgio Zanchini (Radio anch'io Rai Radio 1).
Come le scrittrici hanno cambiato il mondo - Daria Bignardi (giornalista e scrittrice), Vera Gheno (sociolinguista) e Loredana Lipperini (Fahrenheit Rai Radio 3)
La parola a processo - con Corrado Formigli e Roberto Saviano
Sarò la tua memoria - con Andra Bucci (superstite dell'Olocausto), Mario Calabresi (CEO, editor-in-chief Chora Media), Joshua Edwards (attivista)
Joshua ha quattro anni quando ascolta concentrato l’inizio di una storia terribile, quella della nonna Andra, sopravvissuta ad Auschwitz insieme a sua sorella Tatiana e ad altri cinquanta bambini. L’epilogo di quella fiaba crudele arriva dopo molti anni, ma intanto nel bambino nasce una domanda: quale voce racconterà la Shoah quando non ci sarà più alcun testimone vivente? L’occasione per trovare una risposta arriva quando a scuola gli viene chiesto di raccontare un’esperienza per lui importante. Joshua quell’esperienza decide di viverla e annuncia ai professori che si calerà per una settimana nei panni di sua nonna bambina, quand’era prigioniera in un campo di sterminio. Così, per sette giorni, Joshua si rinchiude nel garage di casa dove patisce freddo, fame, fatica, solitudine, noia. E alla fine, anche se solo in parte, comprende quello che hanno passato la nonna e tutti coloro che sono stati deportati come lei. E racconta. E non smette di raccontare, perché nessuno dimentichi.
A teatro
La Resistenza delle donne (reading musicale) - con Giulia Bertasi (musicista e compositrice), Susanna Gozzetti (attrice), Benedetta Tobagi (giornalista e scrittrice).
Le donne furono protagoniste della Resistenza: prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. A partire da una selezione di immagini fotografiche (individuate in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza di Torino) e attingendo alla memorialistica e alle testimonianze, Benedetta Tobagi fa rivivere le storie di quelle donne troppo spesso dimenticate, in un reading teatrale che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile.
Propaganda Live - con Diego Bianchi
altro
Pandemia, cosa abbiamo imparato e come prepararci in futuro - con David Quammen (giornalista e scrittore, via video), Elisabetta Tola (conduttrice Radio3 Scienza) Alessandro Vespignani (Northeastern University), Roberta Villa (giornalista scientifica)
Durante tre anni di pandemia cosa abbiamo davvero imparato sul mondo in cui viviamo e sui suoi limiti? Le lezioni apprese verranno presto dimenticate, o si riuscirà a farne tesoro per le politiche sanitarie del prossimo futuro? La prossima pandemia non è una questione di "se", ma di "quando".
L’ultimo viaggio (verso il fine vita) - con Chiara Lalli (bioeticista), Vincenzo Paglia (presidente della Pontificia Accademia per la Vita), Sergio Ramazzotti (fotografo e giornalista), Giovanni Savarese (cofondatore Audio Tales Productions).
Il racconto dell’ultimo viaggio di due pazienti italiani.
Il primo è un reportage, diventato di recente un podcast (Ti scorderai di me, prodotto da Audio Tales), realizzato dal fotogiornalista Sergio Ramazzotti, che alcuni anni fa ha documentato il viaggio di un paziente italiano che si è recato in Svizzera per porre fine alla propria vita.
Il secondo comincia con la richiesta di Piergiorgio Welby - la cui storia è raccontata in Sei stato felice?, scritto da Chiara Lalli e prodotto da Miyagi Entertainment in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica - e arriva a Massimiliano, andato in Svizzera lo scorso dicembre.Insieme a chi queste storie le ha raccontate o rese possibili, ci sarà Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
A casa loro - con Giulio Cavalli (attore e scrittore), Nello Scavo (Avvenire) e Cecilia Strada (attivista diritti umani).
"Non venite qui", "restate a casa vostra", non possiamo accogliere tutti", "aiutiamoli a casa loro", "dobbiamo proteggere l'Italia dall'invasione". Negli ultimi anni, il dovere di salvare vite è stato assediato in molti modi: con le teorie cospirazioniste come quella della sostituzione etnica, con la criminalizzazione della solidarietà, delle ONG che operano in mare prestando soccorsi e, come rivelato da inchieste come il "Lybiagate", dagli accordi con paesi che violano sistematicamente i diritti umani pur di evitare le partenze. E questo assedio, alla fine, ha fatto crollare un bastione di civiltà, pur di tenere al sicuro la nostra indifferenza.
Aleppo la città dei silenzi - Ammar Almamoun (giornalista freelance), Francesca Caferri (La Repubblica), Asmae Dachan (giornalista freelance)
Enrico De Angelis (cofondatore Syria Untold)
Poco più di dieci anni fa la battaglia per il controllo di Aleppo segnava una svolta nella guerra in Siria: la riconquista della città da parte del governo di Bashar al Assad chiudeva la fase della speranza per l’esperienza rivoluzionaria siriana. Cosa è rimasto di quel sogno di libertà? Chi lavora per tenerlo in vita? Insieme alla memoria potrà esserci giustizia per le migliaia di vittime del regime? E cosa è cambiato dopo che il terremoto ha squarciato il velo del silenzio su ciò che accade in Siria?
Il metodo Putin e la repressione del dissenso in Russia - Marta Allevato (AGI), Maria Chiara Franceschelli (dottoranda Scuola Normale Superiore), Sara Giudice (PiazzaPulita LA7) Vera Politkovskaja (figlia di Anna Politkovskaja, giornalista e scrittrice, interverrà via video), Giovanni Savino Università Federico II Napoli Federico Varese (Università di Oxford)
Le persone transgender nei media. Il caso Valentina Petrillo - Christian Leonardo Cristalli (segreteria nazionale Arcigay), Elisa Mereghetti (documentarista e produttrice), Laura Pasotti (giornalista freelance), Valentina Petrillo (atleta).
Non chiamateli incidenti: la strage quotidiana del lavoro - con Massimo Alberti (Radio Popolare), Gabriele Chiappini (sindacalista), Bruno Giordano (Università di Milano), Emma Marrazzo (madre di Luana D'Orazio), Lalla Quinti (Medicina Democratica).
L'Italia dei diritti negati - con Giulia Blasi (scrittrice e formatrice), Alice Merlo (attivista), Giulia Siviero (Il Post), Elena Tebano (Corriere della Sera)
)Lotta alla crisi climatica: disobbedienza civile, ultima via? - con Ester Barel (Fridays for Future Italia), Gianluca Esposito (Extinction Rebellion, via video), Simone Ficicchia (Ultima Generazione), Vanessa Nakate (fondatrice Rise Up Movement, via video), Valentina Petrini (giornalista e scrittrice), Gabriele Zagni (Piazzapulita LA7).
La disobbedienza civile e le azioni nonviolente sono entrate sempre più nel racconto dell’emergenza climatica, attraverso collettivi come Ultima Generazione o Extinction Rebellion. A Roma, gli attivisti di Ultima Generazione, hanno preso di mira - sempre con la vernice - il muro e il portone del Senato. Proteste nonviolente ma comunque passibili di denunce, che hanno guadagnato visibilità ma anche polemiche tese a stigmatizzare gli attivisti più che a discutere il messaggio di fondo delle proteste. Eppure, sul piano internazionale, anche una figura di primo piano come Greta Thunberg, l’attivista svedese che ha sfidato i grandi leader mondiali, sembra aver fatto una svolta verso la disobbedienza civile, come dimostrano le proteste cui ha preso parte negli ultimi mesi in Germania e Norvegia. La disobbedienza civile è davvero l’ultima via?
Omissis - Graziella De Palo: una storia italiana [podcast] - con Loredana Lipperini
E inoltre...
Come raccontare le uccisioni a distanza proteggendo le fonti - con Tatiana Bazzichelli (fondatrice e direttrice Disruption Network Lab), Lynzy Billing (giornalista investigativa), Sonia Kennebeck (regista e giornalista investigativa), Azmat Khan (The New York Times), Kathleen McClellan (cofondatrice Whistleblower & Source Protection Program ExposeFacts)
La guerra dei chip – Taiwan al centro del braccio di ferro USA-Cina - con Francesca Baronio (Radio Rai), Lisa Jucca (Reuters Breakingviews), Sara Perria (giornalista freelance), Francesco Radicioni (Radio Radicale)
Forrest, l'appuntamento quotidiano di disintossicazione dai talk show - con Luca Bottura e Mariana Aprile
W la fisica, w la filosofia: la scuola che ci piace - con Vera Gheno (sociolinguista), Matteo Saudino (BarbaSophia) Vincenzo Schettini (La Fisica che ci Piace)
Fonti scientifiche e come distinguerle - con Elisabetta Tola e Massimo Polidoro
Un delitto senza colpevoli: l’influenza delle aziende inquinanti sui media e sul racconto della crisi climatica - Riccardo Iacona (Presadiretta Rai 3),
Stella Levantesi (giornalista climatica e autrice), Elisa Palazzi (Università di Torino, via video) Andrea Pinchera (direttore comunicazione ed engagement Greenpeace Italia)
Israele-Palestina: la Storia alla resa dei conti - con Francesca Albanese (relatrice speciale Nazioni Unite), Paola Caridi (cofondatrice e presidente Lettera 22), Alba Nabulsi (fondatrice Rigeneri), Meron Rapoport (cofondatore A Land for All)
Ucraina, il percorso verso l’Europa e la resistenza contro l'invasore - con Claudia Bettiol (cofondatrice Meridiano 13), Oleksiy Bondarenko (Università di Warwick), Andrea Braschayko (giornalista freelance), Marta Serafini (Corriere della Sera)
La legge del più ricco. Difendere la democrazia da miliardari e tecnopopulisti - con Fabio Chiusi (giornalista e scrittore) e Paolo Gerbaudo (King's College London)
Russia-Ucraina, il fronte della cyberguerra - con Francesca Bosco (senior advisor CyberPeace Institute), Carola Frediani (Guerre di Rete), Flavio Pintarelli (scrittore e marketing strategist)
Immagine in anteprima di Alessandro Migliardi