Esilarante, pungente e ironico. Direttamente da Rai 3, Diego Bianchi in arte Zoro, con il popolo di Gazebo approda al Festival del giornalismo con "We like Chopin", versione interattiva del programma che racconta (il peggio) della vita politica italiana attraverso video inchieste, social network e i contro racconti a fumetti di Marco Dambrosio alias Makkox.
"Non so cosa faremo stasera - dice Zoro - forse avete troppe aspettative" e subito dopo rivolgendosi a Missouri4:"Devi usare un linguaggio giusto, questi so' giornalisti, non tassinari". Prima, di tante risate per il numerosissimo pubblico della Sala dei Notari che aspetta l'inizio dello show. " Non abbiamo potuto vedere lo streaming ma Twitter dice che ha vinto Letta e Twitter non dice le bugie". E lo stesso Letta diventa la "scusa" per lanciare il primo video sulla "ultima settimana di devastazione a Roma", ovvero la scelta del futuro Presidente della Repubblica. Un lucido excursus, quello di Zoro, delle scelte e delle contraddizioni della sinistra, delle contestazioni a tutti i costi da Forza nuova a Casapound, dai grillini a Sel. Per concludere con un' amara vignetta:"Tu elettore di centro sinistra che stavolta hai votato grillo per dare una mossa al PD, sei contento"?
La serata continua con il ritmo incalzante della satira, sotto il mirino non ci sono solo i politici ma anche i giornalisti, sbeffeggiati da un Missouri4 che si finge Beppe Grillo. E ancora il follower, la video story dell'incontro con il tassinaro Mirco e il commento onnisciente del giornalista Marco Damilano. Il format di Gazebo riprodotto a Perugia diventa così un irriverente racconto del Belpaese: ricco di colpi di scena e di assopiti commenti.
Dominella Trunfio