Perugia 3/5/2014
Speakers: Claudio Agosti, presidente Centro Hermes
Arturo Filastò, vicepresidente Centro Hermes
Giovanni Pellerano, socio fondatore Centro Hermes
Fabio Pietrosanti, co-fondatore Centro Hermes
La tutela della fonte anonima, la verifica della stessa. In America i cittadini possono partecipare attivamente ad un'inchiesta mandando segnalazioni ai giornalisti. E in Italia? Il team del Centro Hermes, nel corso del Festival del giornalismo, ha illustrato la piattaforma "Global leaks", un software free, un modo decisamente nuovo per mettere in connessione fonti anonime e giornalisti. Un sistema sicuro, tramite la quale è possibile segnalare notizie in maniera totalmente anonima, o condividere documenti segreti superando il problema "tracciabilità".
Global leaks può essere utilizzato da giornalisti in primis, che vogliano sfruttare il web per trovare fonti su una determinata iniziativa, o magari idea di reportage. Per il giornalista è indispensabile conoscere bene l'iniziativa che intende lanciare, ma soprattutto conoscere le norme applicate a quel campo di cui si intende occupare. Su Global leaks il giornalista ha a disposizione numerosi strumenti per interagire con la fonte anonima in maniera del tutto sicura, sia per il giornalista, sia per la fonte. Ciò non vuol dire che il giornalista è esonerato dalla "verifica della fonte", anzi, per evitare problemi legali, il professionista è sempre tenuto a verificare ciò che una eventuale fonte gli ha segnalato, o i documenti che la fonte ha condiviso tramite il software.
La fonte anonima e il giornalista possono "dialogare" sul contesto di una notizia o segnalazione, così che il professionista abbia gli strumenti per approfondire una realtà che forse non conosce.
Si arriva così a creare un rapporto di fiducia tra la fonte e il giornalista. Tutto ciò che i due si dicono deve essere tenuto segreto da entrambe le parti, così da proteggersi a vicenda, ma anche per tutelare il proprio lavoro, il proprio giornale o gruppo editoriale.
Francesca Bianco