Per parlare di una donna in politica come Hilary Clinton i media si soffermano sul vestito che indossa e sul numero delle rughe. Donne al vertice come Sheryl Sandberg, direttore operativo di Facebook, o come Marissa Meyer, amministratrice delegata di Yahoo, costituiscono eccezioni. In situazioni estreme come quella del conflitto in Siria i mezzi di informazione tralasciano di parlare delle innumerevoli violenze e torture delle quali le donne spesso sono vittime.
Viviamo in una società ancora fortemente maschilista, una società spesso violenta nei confronti delle donne, che fatica a riconoscere loro un’immagine e un ruolo che siano lontani dallo stereotipo della mamma chioccia, moglie santa e perfetta, custode del focolare. Cambiare si può, anzi si deve e al più presto. Media, mezzi di informazione e giornalisti possono dare un grande contributo promuovendo una informazione rispettosa del femminile, una cultura moderna e non sessista e una comunicazione libera da stereotipi.
Con il sostegno del Centro per le Pari Opportunità Regione Umbria