Durante il Wired Next Festival 2014, quell’evento ricordato per lo più per il blitz dei taxisti contro Uber Italia, in poche ore venne raccontato come una newsroom si può dotare di una nuova risorsa editoriale: un sistema di anonymous whistleblowing. In quell’occasione, il gruppo di IRPI insieme a dei giornalisti di Wired, proposero l’idea di ExpoLeaks, non si trattava di una tecnologia da installare, ma di un processo editoriale da pianificare.
Di seguito al workshop, è stata fatta un’analisi del rischio e delle informazioni che si volevano sollecitare, è stata avviata una campagna di crowd funding, è stato preparato del materiale promozionale ed una grafica dedicata. E dopo 3 mesi, breaking news.
Rendersi visibili a potenziali whistleblower, avviare con successo una iniziativa e ricevere le giuste informazioni è un processo complesso; si compone di varie attività, tra cui discernere dalle semplici soffiate le segnalazioni circostanziate, gestire le fonti durante gli scambi di informazione in modo anonimo e confidenziale, e farlo con le tecnologie promosse da Edward Snowden. Di questo si parlerà durante i workshop.
Se pensi di partecipare perché la cosa ti incuriosisce o hai già un’idea per un progetto utile, se pensi possa essere uno strumento al caso tuo per il tuo lavoro, del tuo gruppo giornalistico o associazione, anticipaci la tua presenza e condividi con noi la tua idea con una email a projects@logioshermes.org; in questo modo potremo orientare il workshop in quella direzione.