Si stima che ogni anno vengono riciclati fino a 2 mila miliardi di dollari, molti di essi attraverso società che permettono di mantenere segreta l’identità dei titolari effettivi del denaro. Tracciare i flussi finanziari - specialmente se di provenienza illecita - diventa sempre più complesso: come se non bastassero i più “classici” paradisi fiscali, bisogna anche tenere presente che ogni Stato ha la sua “lavanderia” interna, basti pensare al Delaware negli USA e all’Isola di Mann in UK.
Il ruolo dei giornalisti e degli attivisti è diventato cruciale: si cerca sempre di più, non senza correre pericoli personali, di portare alla luce le transazioni internazionali che hanno consentito ai grandi corrotti - come l’ex presidente tunisino Ben Ali o l’ex presidente ucraino Yanukovych - di nascondere i loro tesori all’estero prima di darsi alla fuga.
IRPI, Italian centre of investigative reporting, and ANCIR, African network for investigative reporting based in South Africa, are launching a "Mafia in Africa" follow up based on #panamapapers tomorrow on The Namibian and Friday on the Mail&Guardian which will be presented for the first time in this session - with Alessia Cerantola, for the Panamapapers project, Cecilia Anesi for Irpi.
Organizzato in collaborazione con Transparency International Italia.