L’odio in rete, le espressioni d'odio e la discussione accesa: razziale, politica, interpersonale, omofobica e i limiti della libertà di manifestazione del pensiero
Quali sono i limiti della discussione violenta in rete? Vi è stata una “istituzionalizzazione” dell’odio, ossia una sua veicolazione soprattutto da parte di mass media, mondo politico e istituzioni? Che differenze esistono tra l’odio online e quello offline, e quali sono le più efficaci strategie di contrasto in rete? Sono opportune leggi che disciplinino il “parlato” o, nell’era tecnologica, è più importante la protezione radicale dell’ecosistema digitale e il garantire un flusso ininterrotto del pensiero, senza un intervento della politica e del governo? Questi e altri temi di attualità saranno discussi nel workshop.
Organizzato in collaborazione con le cattedre di Informatica Giuridica e Informatica Giuridica Avanzata dell’Università degli Studi di Milano.