Con l’avvento di operatori quali Netflix e Amazon, con la crescita della tv on demand e del ruolo dei social media sia come vettori di reazioni che come vere e proprie fonti di ispirazione per programmi e palinsesti, qual è il ruolo dell’Unione europea per fare in modo che ci siano regole al passo coi tempi e valide per tutti?
Il Parlamento europeo sta discutendo, in queste settimane, una revisione della direttiva dei media audiovisivi per adattare le leggi vigenti a uno scenario che, fino a qualche anno fa, in pochi avrebbero potuto immaginare. Fra le sfide da affrontare quella di creare un mercato più equo e giusto per tutti gli operatori del settore, tutelare le produzioni europee e garantire una migliore protezione dei minori limitando in particolare i cosiddetti discorsi d’odio.
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