Tra le forme di comunicazione e storytelling nessuna come la fotografia ha subito di più la disruption della rivoluzione digitale. Chiunque abbia uno smartphone e un buon tempismo può competere con il più navigato fotoreporter per uno spazio in prima pagina o in homepage, e nella nostra immaginazione collettiva. Ma la sfida è molto più complessa di un occasionale colpo di fortuna da parte di un osservatore. L'enorme mole di immagini che circolano sui social media pone domande fondamentali di attenzione ed estetica, etica ed economia, domande che riguardano il lavoro di fotografi professionisti e fotoreporter, così come l'industria delle notizie e l'interesse pubblico nel suo insieme.
Eppure, le stesse innovazioni tecnologiche sono un'opportunità per il fotogiornalismo da reinventare nel 21° secolo. Come abbiamo visto dalla Siria a Charlottesville, il potere della fotografia rimane unico nel catturare quei momenti decisivi che tagliano fuori il rumore e testimoniano il nostro mondo. Nel panel vedremo alcuni dei nuovi modi più innovativi di raccontare storie per immagini, cercheremo di capire come si possano proteggere gli standard etici di vecchia data e esploreremo nuovi modelli di business che aiutino a proteggere l'idea stessa del fotoreporter come percorso di carriera praticabile.