Incontro con il fotogiornalista Matteo Bastianelli. Modera Alessio Jacona.

Fotografia e cinema. Due linguaggi complementari che si completano a vicenda e che insieme costituiscono il mezzo più potente per raccontare guerre e situazioni di crisi partendo dai dettagli, dalle piccole cose di ogni giorno, dalla semplice quotidianità riconquistata dopo il conflitto che spazza e devasta, o messa continuamente a rischio da minacce incombenti e irrisolte.

Per raccontare tutto ciò ci vogliono tempo e pazienza. Bisogna saper aspettare, mentre ci si immerge completamente nella realtà che si vuole documentare. Esattamente come fa Matteo Bastianelli, fotografo e regista, quando decide di raccontare una storia che gli sta a cuore: per esempio con il suo documentario pluripremiato The Bosnian Identity, nel quale compie un lungo viaggio nella Bosnia Erzegovina per vedere da vicino, comprendere e raccontare le ferite lasciate dalla guerra su cose, luoghi e soprattutto persone. O ancora con MaldiMare, in cui documenta da vicino la realtà del polo siderurgico di Taranto, il più grande e inquinato d’Europa.

Incontro/intervista per conoscere da vicino le ragioni, la visione ma anche il metodo di lavoro di un narratore crossmediale di rara efficacia.

A cura di FujiFilm.

Foto