Che responsabilità civili e penali hanno quei giornalisti che non inseriscono i contenuti direttamente sulle piattaforme online ma limitano l'azione al controllo? In caso di diffamazione in rete, nonostante una giurisprudenza ormai ventennale, sembrano ancora oggi non definite in maniera netta le responsabilità di questi ultimi soggetti. L'analisi di alcuni casi pratici permetterà di fare luce sulle conseguenze previste dalla legge per gli amministratori e i moderatori di gruppi e pagine.
Organizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca Coordinato in Information Society Law dell’Università degli Studi di Milano.