Omar Mohammed, conosciuto con lo pseudonimo di Mosul Eye, è uno studente di storia che ha scritto e catalogato sul suo blog le atrocità dello Stato Islamico nella città irachena di Mosul. Per quasi due anni, ha documentato in segreto la vita nella sua città, parlando con le persone per strada, con i negozianti e con i guerrieri dell'Isis, testimoniando le esecuzioni pubbliche e la violenza quotidiana. Omar non è mai stato una spia, ha agito da storico infiltrato con lo scopo di informare il mondo su come l'estremismo stesse cambiando il volto di Mosul, scrivendone il presente, cancellando il suo passato e mettendo a rischio il futuro di tutti i suoi abitanti. Nessuno, neanche sua madre, sapeva cosa stesse facendo Omar. Nel 2015, ha lasciato l'Iraq e, passando dalla Turchia, è fuggito in Europa, dove si trova oggi e da dove continua il suo lavoro di ricostruzione storica anche in seguito alla liberazione di Mosul. A novembre dello scorso anno ha preso la decisione di rivelare la sua identità pubblicamente in un'intervista per Associated Press, nella quale rinnova il suo impegno per aiutare a ricostruire la sua città.
Ad intervistare Omar Mohammed ci sarà Corrado Formigli che ha seguito da vicino e sul campo la battaglia per liberare Mosul.