Africa vista dai protagonisti.
Fatou Bensouda
Fatou Bensouda è procuratore capo della Corte Penale Internazionale, eletta il 12 dicembre 2011 dell'Assemblea degli Stati Membri per ricoprire la carica. È stata scelta e supportata dall'Unione Africana come unica candidata del continente. Tra il 1987 e il 2000, Bensouda è stata, nell'ordine, Senior State Counsel, Principal e State Counsel, vicedirettrice della Pubblica Accusa, Viceprocuratrice Generale e Segretario Legale della Repubblica, e Procuratore Generale e Ministro della Giustizia, posizione in cui ha servito come Capo Consulente Legale del Presidente e del Gabinetto della Repubblica del Gambia. È stata inoltre General Manager di una delle principali banche commerciali del Gambia.
La sua carriera internazionale come funzionario pubblico non governativo è iniziata al Tribunale Penale Internazionale istituito dalle Nazioni Unite in Ruanda, dove ha lavorato come Consulente Legale e Avvocato prima di arrivare alla posizione di Consulente Giuridico Senior e capo dell'Unità di Consulenza Legale (dal 2002 al 2004). In seguito, sempre per il TPI è diventata primo Viceprocutarore della Corte. Bensouda è stata inoltre delegata alle Nazioni Uniti per conferenze sulla prevenzione del crimine, i Meeting Ministeriali sui Diritti Umani dell'Organizzazione per l'Unità Africana, e delegata del Gambia agli incontri della Commissione Preparatoria del TPI.
Tra i numerosi premi vinti: ICJ International Jurists Award (2009), conferito dal presidente indiano Patil, il World Peace Through Law Award (2011), assegnato dal World Law Institute Whitney Harris, l'Honorary Membership dell'American Society of International Law (2014) e il XXXV Peace Prize assegnato dall'ANUE (Asociación para las Naciones Unidas en España). Oltre ad aver ricevuto diversi dottorati ad honorem, Bensouda nel 2012 è stata inserita da Time magazine nella lista delle 100 più influenti persone al mondo; New African l'ha nominata tra le "più influenti personalità africane"; Foreing Policy l'ha inserita tra i "principali pensatori globali" (2013); Jeune Afrique, infine, l'ha inserita tra le 50 donne africane che, con il loro operato e il lavoro svolto, hanno fatto progredire il continente africano (2014 e 2015).