Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, è stato da magistrato tra i protagonisti della terribile stagione politica che va dal 1978 al 1980. Un triennio macchiato dalle uccisioni d...
Giuliano Turone
Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di cassazione e già docente di Tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano, è stato il giudice istruttore che, prima di occuparsi delle inchieste su Michele Sindona e sulla Loggia P2, ha indagato sulla presenza di Cosa nostra a Milano negli anni Settanta arrivando all’incriminazione del capomafia di allora, Luciano Liggio. Negli anni Novanta ha fatto parte del primo staff di magistrati della Procura nazionale antimafia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa, per la redazione della convenzione di Strasburgo del 1990 sul riciclaggio, e con le Nazioni Unite, svolgendo attività di pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia e contribuendo alla redazione dell’Oxford University Press Commentary sullo statuto della Corte penale internazionale (2002).
Tra i libri che ha scritto, Il caffè di Sindona (Garzanti, 2010), Il caso Battisti. Un terrorista omicida o un perseguitato politico? (Garzanti, 2013) e Il boss. Luciano Liggio: da Corleone a Milano, una storia di mafia e complicità (Castelvecchi, 2018). Il suo ultimo libro è Italia occulta: Dal delitto Moro alla strage di Bologna. Il triennio maledetto che sconvolse la Repubblica (1978-1980) (Chiarelettere, gennaio 2019).
Photo credit Roberto Serra.