Il pallone è un formidabile strumento di relazione. E raccontare, senza retorica e partendo dalle storie dei singoli, come il calcio aiuti migranti e richiedenti asilo a connettersi al tessuto social...
Raffaella Chiodo Karpinsky è stata eletta nel board della rete FARE (Football Against Racism in Europe) al suo ultimo congresso nel 2015. Ha svolto il ruolo di chair del board fino al 2017 e poi di deputy chair. Da circa 30 anni opera per ong e istituzioni italiane e internazionali nella cooperazione internazionale occupandosi in particolare di paesi dell'Africa Australe e del Medio Oriente. È stata osservatrice nei processi di pace ed elettorali Sud Africa, Mozambico, Angola, Russia e Ucraina. Pubblica articoli e saggi sui temi internazionali. Curatrice della trasmissione radiofonica Siamo noi la Terra su RADIOARTICOLO1, dedicata alle culture e storie di donne e uomini migranti e dei loro paesi di origine. Dal 2009 lavora nel Settore relazioni internazionali, cooperazione e Interculturalità della UISP e coordina due progetti Europei. Uno sullo sport di base come strumento di diplomazia per la costruzione dialogo in situazioni di conflitto e l'altro sull'advocacy verso le istituzioni a tutti i livelli per la promozione dell'attività fisica e dello sport.