Un'alleanza globale della società civile e dei giornalisti potrebbe rendere le piattaforme social più trasparenti e responsabili nel limitare i contenuti malevoli nelle economie emergenti? Da quand...
Rafiq Copeland è direttore di progetto e consigliere umanitario per Internews, attualmente di base in Birmania. Copeland collabora in particolare con i media e la società civile sulle questioni relative alle differenze religiose ed etniche in Birmania e Sri Lanka. Negli ultimi dieci anni ha lavorato per aumentare l'accesso ai canali di informazione e comunicazione delle comunità locali più marginalizzate, operando in Kenya, Somalia, Filippine, Cambogia, Bangladesh e Sud Sudan.
Di recente si è occupato di odio e incitamento alla violenza online. Lavorando a stretto contatto con i gruppi della società civile in Birmania e in altri paesi interessati dalla manipolazione attraverso i social media, Copeland ha esplorato come misurare le prestazioni delle piattaforme digitali nel soddisfare i propri standard per la moderazione dei contenuti, e ha lavorato verso una maggiore trasparenza per gli utenti delle piattaforme nei cosiddetti mercati emergenti. Nei soccorsi umanitari si coordina in prima linea con le forze e i media locali per garantire che le popolazioni abbiano le informazioni necessarie per prendere decisioni.